venerdì 13 luglio 2007

Vieni piano piano, Paradiso!
Labbra inesperte di te
timidamente suggono i tuoi gelsomini,
come l'ape stremata.
che giunge tardi al fiore,
ronza intorno alla sua stanza,
conta il nettare,
entra, e si perde tra i profumi.

Emily Dickinson

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sete di te m'incalza nelle notti affamate.
Tremula mano rossa che si leva fino alla tua vita.
Ebbra di sete, pazza di sete, sete di selva riarsa.
Sete di metallo ardente, sete di radici avide.
Verso dove, nelle sere in cui i tuoi occhi non vadano
in viaggio verso i miei occhi, attendendoti allora. [...]

[Sete di te m'incalza di Pablo Neruda]